Il mio nome è Ettore Alessi ma credo che voi già mi conosciate. Già dirigente (oggi in pensione) della "Montedison" e militante di lungo corso del Partito Socialista Italiano, negli anni '80, sono stato Sindaco di questo Comune, il Comune di Roncoferraro (in provincia di Mantova), e fino a qualche anno fa ho presieduto l'Istituto geratriaco "Antonio Nuvolari".
Vedendo oggi la carenza di forze capaci di creare massa critica ed opposizione contro questo centro sinistra, qui nel nostro Comune, io ad alcuni amici, tra i quali cito il dottor Gianni Gasapini ed il professor Roberto Archi, abbiamo fondato un circolo politico-culturale che si chiama "Nuove prospettive per Roncoferraro".
La fondazione di questo circolo è avvenuta il 03 marzo di quest'anno.
Noi ci mettiamo a vostra disposizione, per offrirvi un'altra voce e fare sì che siate consci di quello che sta facendo l'attuale amministrazione di centro-sinistra, un'amministrazione arroccata sulle sue posizioni che rifiuta il dialogo con la cittadinanza.
Il nostro circolo si colloca nell'area politica di centro destra ma non è legato a nessun partito ed è aperto a tutti.
Esso è, quindi, un "laboratorio culturale" in cui si punta a progettare un'alternativa a questa amministrazione.
Noi saremo disponibili all'ascolto e ci impegneremo a denunciare tutti i problemi e le disfunzioni che ci sono nel nostro Comune, sia nel capoluogo (per l'appunto Roncoferraro) e sia nelle frazioni.
Una di queste riguarda la realizzazione di un supermercato di fronte al camposanto di Roncoferraro.
A tale proposito, ho redatto questa lettera che voglio portare alla vostra conoscenza:
"Il signor Gobetti di Castel d'Ario gestisce un supermercato nella zona artigianale del capoluogo.
La posizione del supermercato è tra le più infelici per i seguenti motivi:
- la superficie di vendita è insufficiente rispetto al flusso di clienti, in particolare nei giorni prefestivi;
- non dispone di un magazzino degno di tale nome;
- lo spazio esterno adibito a parcheggio è così esiguo da rischiare costantemente urti tra le automobili;
- nei momenti di massimo afflusso si creano code su via Battisti che rendono difficoltoso il traffico.
Siamo però del'avviso che non si debba alterare l'equilibrio commerciale di Roncoferraro.
In altri termini: le tipologie merceologiche ora di nicchia, che dispongono di qualche scaffale, dovrebbero rimanere tali anche nel nuovo insediamento.
Solo in questo modo saremmo allineati agli obiettivi definiti dal P.G.T (Piano di Governo del Territorio) per il commercio:
" Stimolazione del sistema distributivo comunale attraverso nuove opportunità localizzative, anche se limitate al fine di scongiurare il pericolo di alterare gli equilibri dimensionali e soprattutto di tipologia già consolidati nell'attuale assetto distributivo..."
Ciò è ottenibile mediante un "gentlement agreement" tra amminstrazione comunale ed imprenditore privato.
Di fronte a questa problematica, l'amministrazione comunale individuò già nel 2008 un'area prossima al cimitero, nel totale dispregio delle disposizioni legislative che vietano l'edificazione privata nel raggio di 200 m dal perimetro cimiteriale, e del particolare rispetto dovuto a un luogo di preghiera e di silenzio.
Questa scelta pone una serie di interrogativi.
Perché l'ASL prima esprime parere contrario alla realizzazione di un supermarcato; poi, di fronte a un secondo progetto sostanzialmente identico al primo, esprime parere favorevole?
Non si venga a dire che:
- un parcheggio aggiuntivo (di cui non si ha assolutamente bisogno dato che il parcheggio è stato allargato solo tre anni fa),
- che la ciclabile di collegamento col centro abitato (non indispensabile, visto che esiste già la cliclopedonale ad ovest di via Livelli),
- la posa a dimora e siepi sempreverdi,
Perché l'ASL nell'esame del primo progetto cita le disposizioni legislative, in forza delle quali esprime il parere (negativo), nel secondo progetto si limita a tenere che l'opera comprorta anche la realizzazione di strutture di pubblica utilità?
Non si rende conto che con "anche" riconosce che, oltre ad opere pubbliche, il progetto prevede altre tipologie di opere che non possono che essere private, e quindi non ammissibili.
Forse l'ASL fa propria la controdeduzione n°5 del documento a firma del Sindaco datato 10/01/2009, ove, con riferimento al Regolamento regionale n°6 del 09/11/2004- art. 8-comma 3 "La zona di rispetto può essere ridotta fino ad un minimo di 50 m, previo parere favorevole di ASL ed ARPA. La riduzione è deliberata dal Comune solo a seguito del Piano cimiteriale..." Il Sindaco deduce che è possibile qualsiasi costruzione. Deduzione del tutto errata, dal momento che il comma 2 dello stesso articolo 8 recita: "La zona di rispetto ha un'ampiezza di almeno 200 m ed ed al suo interno valgono i vincoli definiti dalla normativa nazionale vigente".
Ne consegue che:
- nella fascia di rispetto non sono ammesse opere private;
- il comma 3 detta le modalità da seguire nel caso di riduzione della fascia di rispetto (ovviamente: sempre che ciò sia ammissibile).
Perché il Sindaco, di fronte ai ripetuti inviti a riesaminare (o a far riesaminare) la questione, si è pervicacemente rifiutato di entrare nel merito , trincerandosi dietro al parere dell'ASL che, a sua detta è vangelo?
Sì, è vangelo quando il parere è favorevole; non è vangelo quando il parere il contrario!
Perché la ostinata chiusura del Sindaco nei confronti delle osservazioni e delle richieste dei commercianti, ottenendo come unico risultato l'esacerbazione degli animi?
Perché il Sindaco aprova come obiettivo del P.G.T la non alterazione dell'equilibrio commerciale, e poi si smentisce clamorosamente alla prima occasione?
Queste le domande che non hanno mai avuto risposta e dalle quali emerge il sospetto che il procedimento sia viziato da illegittimità.
Il Sindaco e l'amministrazione comunale hanno esaminato soluzioni alternative per risolvere il problema del supermercato Gobetti? Ne dubitiamo!
Noi non faremo mancare la nostra collaborazione.
Per il supermercato Gobetti suggeriamo di prendere in considerazione l'area su via Edmondo De Amicis, tra l'incrocio di via Aldo Moro ed il civico n° 16.
Questa scelta avrebbe dei vantaggi:
- Il centro storico di Roncoferraro (Piazza Aristodemo Dall'Oca e Chiesa parrocchiale) rimarrebbe baricentrico rispetto alle attività commerciali del capoluogo.
- Non si recherebbe disturbo a zone residenziali.
- Il parcheggio del supermercato potrebbe essere utilizzato anche per la piscina comunale.
- Si darebbe inizio alla riqualficazione di via De Amicis, con realizzazione di una pista ciclopedonale.
- Si manterrebbe il rispetto dovuto ad un camposanto.".
Intanto, sappiate che qui si vuole fare un'alternativa che possa fare sì che il nostro Comune sia migliore.
Nel panorama roncoferrarese ci sono già delle voci alternative a quelle afferenti a quelle dell'amministrazione.
Cito, ad esempio, l'amico Antonio Gabriele Fucilone che conosco personalmente e che scrive sul suo blog "Italia e mondo" (http://italiaemondo.blogspot.com) e sul giornale degli italiani all'estero "Italia chiama Italia" (http://www.italiachiamaitalia.net). Oltre a Fucilone, ci sono altre voci.
Noi lavoriamo per unire queste voci e fare una grande forza alternativa all'attuale maggioranza.
Porgendovi i miei cordiali saluti, auspico che seguiate la nostra attività.
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